La ricerca fotografica condotta nell’ambito del progetto illustrato da questa mostra documenta l’interessante rapporto che esiste ancora, nell’alta Carnia, fra l’uniformità della struttura e la varietà delle forme che continuano a caratterizzare i rituali del fuoco. Las cidulas, soprattutto, con varianti a tutti i livelli: denominazione, modello, misura e peso delle sezioni di tronco lanciate; data e modalità di accensione e di lancio; attori (cidulârs di diversa età, oppure rigorosamente i coscritti) e destinatari, accompagnamento di spari e mortaretti, razzi, fuochi artificiali. La mostra racconta anche dei fuochi della Vecchia e della Femenuta a mezza quaresima, della Femenata all’Epifania e descrive i luoghi i gesti, la varietà e le diverse energie e magie del fuoco nella tradizione.
ASPETTI TECNICI La mostra consiste in 90 pannelli fotografici molto leggeri e facilmente trasportabili, da 3 gigantografie su teloni di dimensioni 2x1m, è completata da 14 pannelli 30x30 cm con testi dell’antropologo Gian Paolo Gri che raccontano le tradizioni del fuoco e da 20 pannelli che raccolgono, con foto e testi, le interviste realizzate dai ragazzi. La mostra è accompagnata da due video, il primo montato con le riprese dei riti e le interviste, il secondo è un’installazione sul fuoco con immagini e suoni.